Cammina, cammina…

La città è una palestra en plein air. Basta approfittare di parchi e viali alberati poco trafficati per uscire dalla noia dei soliti esercizi in palestra godendo del clima e dei colori autunnali. L’esercizio naturale per eccellenza è il camminare. Vediamo perché.

Camminare è economico: bastano un paio di scarpe comode, e dopo qualche minuto di buon passo abbiamo innescato un discreto lavoro aerobico. A questo scopo è importante mantenere un’andatura costante e se si vuole stimolare il metabolismo ad un maggior consumo calorico, basterà allungare il passo e prolungare i tempi. Meglio ancora se diventa una pratica quotidiana, prolungando progressivamente i tempi, piuttosto che una lunga marcia ogni tanto. La ripetizione di un gesto ritmico può aiutarci inoltre a meditare, specie se ci troviamo immersi nel verde lontano da fonti di rumore. Concentrandoci sullo spazio che abbiamo attorno e nel nostro interno, ci mettiamo in comunicazione con la parte più profonda di noi stessi. Ascoltare il suono dei passi può diventare un metodo curioso per conoscersi e diventare più consapevoli: è diverso tra un piede e l’altro? Come appoggia la pianta del piede destro, e del sinistro? Come spingono? Ho equilibrio? E’ piacevole? E’ facile? Il respiro è libero?Potendo camminare in salita si otterrà un maggior lavoro di gambe e glutei: le passeggiate in montagna hanno lo stesso effetto della corsa, con il vantaggio di un impatto dolce sulle articolazioni. Schiena e ginocchia non soffriranno così come può accadere correndo e anche le persone sovrappeso potranno svolgere senza pericolo questo tipo di attività. Perfette quindi le scale che possono diventare un sano esercizio quotidiano se limitiamo l’uso dell’ascensore alla sola discesa.

La ripetizione di un gesto ritmico può aiutarci inoltre a meditare, specie se ci troviamo immersi nel verde lontano da fonti di rumore. Concentrandoci sullo spazio che abbiamo attorno e nel nostro interno, ci mettiamo in comunicazione con la parte più profonda di noi stessi. Ascoltare il suono dei passi può diventare un metodo curioso per conoscersi: è diverso tra un piede e l’altro? Come appoggia la pianta del piede destro, e del sinistro? Come spingono? Ho equilibrio? E’ piacevole? E’ facile? Il respiro è libero?

Camminando si può andare lontano. Possiamo iniziare un viaggio quotidiano cercando il ritmo che ci consente di provare il piacere di muovere il nostro corpo all’aperto, e non la stressante fatica di un’attività saltuaria in palestra per scaricare tensione.

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