TeXt NeCk

E’ la posizione che si assume mentre si consultano smartphone e tablet con il collo in flessione e la testa appesa per un periodo di tempo prolungato. Dolore articolare e radicolare alle braccia, muscoli del collo e delle spalle tesi, con delle ricadute sull’allineamento vertebrale che, se non bilanciato da movimento e attività fisica adeguati, possono diventare fastidiosi e patologici, specie nei soggetti più giovani. Per non parlare dei problemi di vista che conseguono la lettura di schermi piccoli, ravvicinati e retroilluminati con luci blu.

La cervicalgia, il dolore che prende alla testa, al collo e alle spalle dovuto a problemi posturali allo stare seduti a lungo, alla mancanza di attività fisica, lavoro al computer e sedentario oppure a traumi, oggi rischia di diventare una patologia seria e cronica con delle ricadute sulla salute importanti.

Gli strumenti più efficaci che abbiamo a disposizione per migliorare sono il nostro cervello e la consapevolezza. Il buon senso dovrebbe dirci che stare con la testa pendente in avanti a controllare a distanza ravvicinata il piccolo schermo del cellulare per 20 minuti (la durata di una tratta in metropolitana per raggiungere il posto), non è salubre: in effetti quando guardiamo lo schermo del cellulare gli occhi limitano i loro movimenti e le palpebre smettono di ammiccare, ovvero di eseguire regolarmente quel movimento di pulizia e recupero che è il chiudere e aprire. Inoltre il respiro si sospende e il diaframma riduce la sua escursione naturale con conseguenze sulla mobilità delle vertebre dorsali e lombari. Cosa possiamo fare? Intanto accorgerci e sollevare lo schermo dove possibile se proprio non ne possiamo fare a meno. Poi possiamo sentire come recuperare attraverso la consapevolezza allineamento e respirazione.

Immaginate il nostro scheletro assile (cranio e colonna vertebrale) e il bacino come le parti componenti il periscopio utilizzato nei sottomarini per osservare quello che avviene sulla superficie dell’acqua.

Questo “occhio” permette di esplorare l’intero orizzonte manovrando da posizione coperta. 

 Il cranio è il dispositivo ottico, la parte che esce dall’acqua, il bacino la parte sotto coperta che lo dirige, e la colonna il tubo di collegamento tra i due. 

Se si vuole spostare da destra a sinistra il periscopio (testa), bisognerà guidarlo dalle maniglie sottocoperta (bacino) e il movimento verrà trasmesso dalle vertebre sacrali a quelle cervicali.

*Proviamo da seduti! 

Sedetevi in posizione comoda sul bordo della sedia, la schiena staccata dallo schienale, le gambe ad angolo retto con le cosce e i piedi. Sentite come distribuite il peso del bacino sui due ischi, il volume di torace e colonna sul bacino e, infine, come il volume della testa si inserisce sopra di tutto. 

Immaginatene l’allineamento posturale lungo una linea retta verticale. 

  • Lentamente, girate la testa a destra e a sinistra. Sentite se il movimento è libero nelle due direzioni e se diverso da una parte. Fino a quale vertebra sentite il movimento? E’ solo nel collo o sentite anche la zona dorsale e lombare? Osservate il respiro: è libero?
  • Con gli occhi chiusi iniziate a muovere in avanti il ginocchio destro, qualche volta, e ritorno. Sentite che il movimento inizia nel bacino. Fate la stessa cosa a sinistra. Cosa succede alla colonna vertebrale? Cosa accade alla testa? Gira o rimane ferma? Come tenete la mandibola? Riposate.
  • Iniziate ad alternare portando avanti una volta il ginocchio destro e una volta il sinistro e seguite il movimento lungo la colonna fino alla testa.  Se non bloccate la testa il movimento si trasmetterà dal bacino in su. Osservate: la testa gira a sinistra quando avanza il ginocchio destro e gira a destra quando è il ginocchio sinistro ad avanzare?
  • Differenziate: portate avanti il ginocchio destro mentre delicatamente girate la testa a destra. Qualche volta, e poi con il ginocchio sinistro mentre girate la testa a sinistra. Cosa succede lungo la colonna? Riposate.
  • Alternate portando in avanti il lato destro del bacino e poi il sinistro. Sentite la testa: se la colonna è libera segue l’indicazione.
  • Ripetete il primo movimento. Girate la testa a destra e a sinistra: sentite se il collo è libero e il movimento è percepibile nel bacino.

Sentire la totalità dello scheletro e diventare consapevoli del sostegno che offre, permette di migliorare tutti i nostri movimenti, organizzandoli e rendendoli funzionali. Percepire la centralità del bacino, integrare il suo utilizzo sostiene e libera tutti i movimenti del collo e della testa.